Sfruttare la Quick Charge con i Power Bank

Uno dei maggiori problemi che affliggono smartphone, tablet o altri dispositivi è la durata della batteria. Nonostante si possano mettere in atto tutti i consigli e gli accorgimenti per farla durare il più a lungo possibile, purtroppo non è facile che riesca a sopravvivere un’intera giornata soprattutto se si utilizza il dispositivo per tanto tempo.

Al giorno d’oggi molti produttori sono costantemente al lavoro per trovare la modalità per realizzare batterie che durino il più a lungo possibile, ma nel frattempo c’è chi ha pensato bene di mettere in campo una tecnologia davvero curiosa che ha come finalità quella di far ricaricare in tempi ridotti la batteria. Questa nuova tecnologia si chiama Quick Charge, che tradotto questo termine in italiano, significa appunto, “Ricarica veloce”.

È stata sviluppata da Qualcomm per i suoi processori Snapdragon in modo tale da ottenere un tempo di ricarica minore.

Come funziona la tecnologia Quick Charge?

In pratica, attraverso questa tecnologia è possibile ricaricare più in fretta il proprio dispositivo, senza sprecare inutile tempo. Per massimizzare l’efficienza di ricarica, Quick Charge agisce direttamente su amperaggio e voltaggio del caricabatteria non compromettendo alcun circuito interno.

Dopo aver compreso il suo funzionamento, ora si può facilmente intuire come sia importante sfruttarla solo con i migliori power bank.

Quando si decide di acquistare un power bank prima di eseguire la scelta è doveroso soffermarsi proprio su questo punto, ovvero se la tecnologia quick charge è presente. Tuttavia, la maggior parte dei power bank attuali in commercio, soprattutto in quei modelli in cui la capacità è notevole, dispongono del protocollo di ricarica rapida nella porta di entrata.

Quick charge prestazioni

Con il caricabatteria tradizionale occorrono almeno 2 ore prima che lo smartphone ottenga il fatidico 100% di ricarica completa, sfruttando invece questa nuova forma di tecnologia la tempistica è di gran lunga più ridotta.

Optando per Quick Charge 3.0 per esempio, si potrà caricare un telefono da 0 a 80% in soli 35 minuti. Insomma un tempo di ricarica straordinario visto e considerato che oramai la vita è diventata molto frenetica e attendere il tanto atteso 100% con il classico caricabatteria è davvero controproducente.

Quick Charge difetti, ce ne sono?

Naturalmente come per tutte le cose, ci sono sia vantaggi che svantaggi. In questo caso un piccolo difetto che bisogna menzionare è l’emissione di calore prodotto attraverso lo sfruttamento di tale tecnologia. Cosa significa? In pratica, utilizzando un power bank con ricarica rapida, è chiaro che verrà conferita maggiore energia al telefono e di conseguenza il calore prodotto potrebbe interferire con la batteria stessa diminuendo con il tempo la capacità della stessa.

Inoltre se la temperatura dello smartphone è alta, per ovviare a qualche conseguenza il produttore ha pensato bene di introdurre una funzionalità che permette di disabilitare automaticamente la Quick charge. In questo modo sia la batteria che tutti i componenti interni verranno preservati.

Se si è alla ricerca di un power bank con la suddetta tecnologia ci sono diversi modelli presenti in commercio, ma occorre acquistare solo prodotti di qualità.

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